Crescere senza danneggiare il pianeta: il Green Deal europeo
Il Green Deal europeo è stato al centro dell’attenzione dei media nei mesi scorsi e in particolare in gennaio, con la pubblicazione del piano finanziario che lo sosterrà. In attesa delle prime azioni in programma, previste a partire dal prossimo marzo, presentiamo un inquadramento delle misure in esso contenute, che in modo più o meno diretto toccheranno la nostra vita nei prossimi anni.
Rendere sostenibile l’economia dell’UE e trasformare i problemi ambientali e climatici in opportunità in tutti gli ambiti, senza lasciare indietro nessuno. È questa l’idea guida del Green Deal europeo, la nuova strategia per la crescita della Commissione von der Leyen, che si propone di fare dell’Europa il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050.
La sua realizzazione comporta interventi in tutti i settori dell’economia, e in particolare nei trasporti, nell’energia, nell’agricoltura, nell’edilizia e in diversi settori industriali (acciaio, cemento, TIC, prodotti tessili e sostanze chimiche in primis), e impone di ripensare le politiche per l’approvvigionamento di energia pulita in tutti i settori economici, aumentando il valore attribuito alla protezione e al ripristino degli ecosistemi naturali, all’uso sostenibile delle risorse e al miglioramento della salute umana.
Nella comunicazione pubblicata lo scorso dicembre, che ha ufficialmente lanciato il programma, la Commissione definisce una tabella di marcia delle azioni da avviare in diversi settori fra il 2020 e il 2021 al fine di stimolare l’uso efficiente delle risorse, arrestare i cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità e ridurre l’inquinamento.
Il primo intervento in programma è la legge per il clima (l’iter legislativo inizierà entro marzo), che stabilirà le condizioni per una transizione equa ed efficace facendo in modo che tutte le politiche europee contribuiscano a raggiungere la neutralità climatica.
Passando agli interventi settoriali, in tema di energia pulita, economica e sicura, nel corso del 2020 saranno pubblicate due importanti strategie, una relativa all’energia eolica offshore e un’altra all’integrazione intelligente delle energie rinnovabili, dell’efficienza energetica e di altre soluzioni sostenibili e sarà varata un’iniziativa a sostegno delle ristrutturazioni tesa a ridurre i consumi energetici e affrontare il tema della povertà energetica, per permettere anche alle famiglie meno abbienti di usufruire dei servizi energetici fondamentali riducendo le loro bollette.
È inoltre prevista la valutazione, da parte della Commissione, dei Piani nazionali energia e clima, che contengono i contributi degli Stati membri a sostegno degli obiettivi UE (qui il piano italiano).
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Fonte EuropaFacile