Gate sviluppa un sistema innovativo e “green” per sanificare gli ambienti
100 volte più efficace dei sistemi ora più diffusi, meno tossico per l’uomo e l’ambiente e basato su una speciale nebulizzazione secca con minuscoli micro-aerosol di 2 micron per consentire una diffusione capillare in tutto l’ambiente e su tutte le superfici. Senza danneggiarne arredi e strumentazioni.
E’ l’innovativo sistema di sanificazione Healthcare Water System (HWS), ideato e sviluppato da GATE, startup supportata da EmiliaRomagnaStartUp e spin-off dell’Università di Ferrara, insieme ai propri partner e già prodotto e utilizzato in ambienti interni.
Il sistema scende in campo ora anche nel contrasto alla pandemia Covid-19.
Il progetto di ricerca per un ulteriore sviluppo del sistema è stato selezionato dalla Regione Emilia-Romagna, unico progetto finanziato a Ferrara, nell’ambito del bando regionale per prodotti e servizi innovativi per combattere il coronavirus e contrastare rischi futuri di nuove pandemie.
Elena Tamburini, ricercatrice del Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie, spiega: “Una speciale configurazione di questo sistema sarà testata all’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, che sostiene il progetto, per ottenere la certificazione che dimostri che oltre a essere efficace e sostenibile, è anche adatto per le esigenze specifiche degli ambienti sanitari“.
I test saranno realizzati in collaborazione dallo spin-off ferrarese con alcuni colleghi dell’Università di Ferrara: la Prof.ssa Peggy Marconi e la Dott.ssa Mariaconcetta Sicurella del Laboratorio di Biochimica, immunologia e microbiologia del Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche per l’efficacia antimicrobica e antivirus, il Prof. Giuseppe Valacchi e la Dott.ssa Mascia Benedusi del Laboratorio di Fisiologia del Dipartimento di Scienze Biomediche e Chirurgico Specialistiche per i test di tossicità (acuta e a medio-lungo termine) su personale o persone, per contatto o inalazione, senza ricorrere a sperimentazione su modelli animali, ma realizzando un innovativo studio di citotossicità su modelli 2D e 3D di organi umani (occhio, naso, polmoni, pelle). I test di sicurezza sui materiali saranno realizzati in collaborazione con ENEA di Bologna.
“Questo nuovo sviluppo finanziato dalla Regione – conclude Tamburini – consentirà di rendere disponibile un’attrezzatura a basso impatto ambientale per la disinfezione e la sanificazione di ambienti e superfici a uso sanitario, come ospedali pubblici, cliniche private, studi medici, case di cura e residenze sanitarie assistite, particolarmente esposti al rischio di contaminazione biologica e virale, garantendo la sicurezza delle persone e degli operatori nei luoghi di lavoro“.
Fonte news: unife.it