Qualità dell’aria nelle settimane di emergenza coronavirus: i risultati dell’analisi LIFE PrepAIR
Venerdì 19 maggio i partner del progetto LIFE Prepair hanno presentato lo “Studio preliminare degli effetti delle misure COVID-19 sulle emissioni in atmosfera e sulla qualità dell’aria nel Bacino Padano”.
Lo studio è stato presentato con una diretta youtube organizzata da ART-ER in qualità di partner responsabile della comunicazione di progetto.
Lo studio
Nei primi mesi del 2020, la crisi sanitaria causata dalla pandemia COVID-19 e le conseguenti misure di contenimento adottate hanno generato una drastica e repentina riduzione di alcune tra le principali sorgenti di inquinamento atmosferico. Una condizione completamente inedita che, nella sua tragicità, ha creato un’occasione per studiare le complesse dinamiche della qualità dell’aria in una delle aree più complesse d’Europa, quella del Bacino Padano, che purtroppo è anche tra le aree più drammaticamente colpite dall’emergenza sanitaria.
Il metodo
Tre i principali aspetti presi in considerazione dallo studio: l’analisi delle emissioni inquinanti dovuta all’impatto delle misure emergenziali sui diversi settori di attività (trasporti, industria, agricoltura etc..), la variazione delle concentrazioni degli inquinanti misurate dalle stazioni di monitoraggio di tutto il bacino e i dati relativi alla situazione meteorologica che influenza profondamente l’accumulo o la dispersione degli inquinanti stessi.
I risultati
I risultati ottenuti hanno evidenziato un andamento diversificato a seconda degli inquinanti: una riduzione molto importante delle concentrazioni di inquinanti gassosi (ad esempio -40% di NOx), mentre il particolato ha registrato una riduzione più modesta (massimo -16% le PM10).
Approfondimenti
- Sito LIFE Prepair
- Lo Studio preliminare degli effetti delle misure COVID-19 sulle emissioni in atmosfera e sulla qualità dell’aria nel Bacino Padano*
- Le infografiche
- Video della diretta
* Per comprendere appieno le cause di questi risultati e interpretare correttamente questi dati sarà necessario attendere la pubblicazione del prossimo rapporto, che si occuperà dei mesi successivi e dei risultati delle analisi della composizione del particolato, sempre realizzato nell’ambito del Progetto Prepair.