Consiglio europeo: raggiunto l’accordo sul piano per la ripresa e il bilancio 2021-2027
I leader europei hanno raggiunto il tanto atteso accordo sul bilancio europeo 2021-2027 e sul piano per la ripresa dalla crisi generata dal Covid-19 i quali, assieme, pongono le basi per la ricostruzione dell’Europa post-pandemia e per sostenere la transizione verde e digitale.
Principali risultati
Il prossimo Quadro Finanziario Pluriennale (Multiannual Financial Framework – MFF) che coprirà il settennio 2021-2027 sarà infatti rafforzato dallo strumento Next Generation EU per un ammontare totale di 1824,3 miliardi di euro.
L’MFF da solo avrà un budget di 1074,3 miliardi di euro, riflettendo in larga parte la proposta avanzata dal Presidente del Consiglio europeo Charles Michel a febbraio 2020, ed è il risultato di negoziazioni difficili con gli Stati membri durate 2 anni. L’MFF riguarderà le seguenti aree di spesa:
- mercato unico, innovazione e digitale
- coesione, resilienza e valori
- risorse naturali e ambiente
- migrazione e gestione delle frontiere
- sicurezza e difesa
- vicinato e cooperazione esterna
- amministrazione pubblica europea
Grazie a Next Generation EU, invece, la Commissione potrà contrarre prestiti fino a 750 miliardi di euro da utilizzare per prestiti back-to-back e per spese da canalizzare attraverso i programmi dell’MFF. I capitali reperiti dovranno essere restituiti entro il 2058.
Le risorse disponibili all’interno di Next Generation EU verranno allocate a 7 programmi:
- Recovery and Resilience Facility (RFF)
- ReactEU
- Horizon Europe
- InvestEU
- Sviluppo rurale
- Fondo per la transizione giusta
- RescEU
Next Generation EU offrirà 390 miliardi di euro sotto forma di sovvenzioni agli Stati membri e 360 miliardi sotto forma di prestiti. Il piano è stato studiato in modo da garantire che i fondi vadano ai paesi e ai settori economici più colpiti dalla crisi: il 70% delle risorse sarà impegnato nel 2021-2022 attraverso sovvenzioni del Recovery and Resilience Facility secondo criteri basati sugli standard di vita, il livello di disoccupazione e la dimensione degli Stati, mentre il restante 30% sarà impegnato nel 2023 quando il criterio legato alla disoccupazione verrà sostituito dal calo del PIL incorso nei 2 anni precedenti.
Gli Stati membri dovranno preparare piani nazionali di ripresa e resilienza per il triennio in questione, in accordo con le raccomandazioni per paese emanate dall’UE e con la transizione verde e digitale.
Un dato importante riguarda il fatto che il 30% della spesa totale tra MFF e Next Generation EU verrà impiegato per progetti legati all’azione per il clima, in modo da rispondere all’Accordo di Parigi e agli obiettivi climatici dell’UE per raggiungere l’impatto zero entro il 2050.