Sfide per il futuro della cooperazione interregionale per l’innovazione
La seconda sessione della conferenza online progetto INNO INFRA SHARE che si è svolta lo scorso 27 ottobre, ha messo in evidenza le politiche e le pratiche per facilitare e accelerare la cooperazione interregionale incentrata sull’innovazione.
Si sono riuniti circa 80 partecipanti provenienti da infrastrutture di ricerca e innovazione, università, responsabili politici statali e regionali dei paesi partner. Durante l’evento, sono state presentate le barriere e le opportunità per le reti di innovazione interregionali, hub di innovazione digitale europei e lo stato di avanzamento del programma Interreg Europe.
La moderatrice Alison Hunter ha così riassunto la prima parte: “La ripresa dalla pandemia e le transizioni verdi e digitali dell’industria UE possono essere incentivate dalle infrastrutture di R&I con soluzioni locali collegando gli attori delle regioni europee. Rimangono chiare lacune nel panorama dei finanziamenti e della governance dell’UE per consentire ciò, ma progetti come INNO INFRA SHARE stanno generando un apprendimento politico cruciale per superare queste sfide “.
Il primo keynote è stato tenuto da Kevin Morgan, professore di governance e sviluppo presso l’Università di Cardiff, ed è stato incentrato su I3, il nuovo strumento di investimento interregionale per l’innovazione post-2020 che risponde alla crescente domanda delle regioni dell’UE di accelerare la collaborazione interregionale guidata dall’innovazione.
I3 è suddiviso in due filoni:
- rivolto alle regioni più avanzate e sosterrà i partenariati per sviluppare, collegare o fare un uso complementare di strutture di prova e dimostrazione;
- è indirizzato all’aumento della capacità degli ecosistemi di innovazione regionale ed è rivolto alle regioni meno sviluppate per aiutarle ad aumentare le loro capacità e a partecipare alle catene del valore globali.
Kevin Morgan illustrato alcune sfide che questo strumento dovrà affrontare: finanziamenti sproporzionatamente piccoli rispetto ai suoi obiettivi e ambizioni, mancanza di sinergie tra i diversi fondi, governance, sfide che possono lasciare indietro alcune regioni rispetto ad altre e sfide industriali per rendere le infrastrutture accessibili e alla portata di tutti i tipi di aziende.
Sono seguite quattro presentazioni dei partner del progetto.
Alo Lilles della Città di Tartu ha sottolineato l’importanza di una frequente interazione tra università e industria per il processo di innovazione. Per definire la giusta politica è necessaria una buona conoscenza del contesto istituzionale regionale.
Vojtech Helikar della Università Tecnologica di Brno, ha spiegato come la crisi Covid e la successiva crisi economica influenzino l’Università in particolare per quanto riguarda la collaborazione interregionale e la partecipazione delle imprese alle infrastrutture di ricerca.
Katharina Schöps della della Università Tecnologica di Chemnitz ha condiviso tre lezioni principali sulla cooperazione interregionale:
- è importante comprendere ed esplorare le opportunità date dal far parte della comunità europea dell’innovazione;
- i paradigmi e le procedure di matchmaking devono essere aggiornati;
- devono essere adottate nuove metodologie per concentrarsi su nuovi standard di qualità.
Kristaps Ročāns della Regione di Vidzeme ha parlato dello sviluppo dell’ecosistema dell’innovazione regionale, delle sue sfide e di come, sulla base dalle buone pratiche messe in campo dal progetto INNO INFRA SHARE, venga organizzata una settimana annuale dell’innovazione. E’ stata inoltre avviata una piattaforma consultiva per la ricerca e l’innovazione.
Sandro D’Elia, Program Officer presso la Commissione Europea, ha curato il keynote conclusivo. D’Elia ha illustrato il progetto degli European Digital Innovation Hubs (EDIH), fulcro della politica industriale europea, basata sulle transizioni gemelle, verdi e digitali. Il loro scopo principale del progetto è quello di consentire alle PMI e ai governi locali di testare le tecnologie digitali prima di investire, di acquisire competenze e di formare persone e ottenere supporto nella ricerca di investimenti. L’obiettivo è quello di avere un EDIH “a distanza lavorativa” per ogni azienda nell’UE, in gran parte basato sulle competenze necessarie a livello locale.
L’evento si è concluso con una presentazione del Segretariato Congiunto di Interreg Europa, in cui Alexis Francois ha condiviso le informazioni sul futuro del programma.
Per ulteriori informazioni, visita il sito web INNO INFRA SHARE oppure contatta il Project Manager Filippo Saguatti, ART-ER, e-mail: filippo.saguatti@art-er.it