Wearables per l’umanità aumentata
📆 3 dicembre 2020 – Ore 16.00
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Fino a che punto i wearables sono entrati a far parte della nostra vita? Indossiamo dispositivi tecnologici a lavoro, nel tempo libero, durante lo sport e per tenere monitorato il nostro stato di salute. Le tecnologie indossabili hanno profondamente cambiato il nostro modo di interagire con l’ambiente circostante e di svolgere determinate attività. L’utilizzo sempre più diffuso dei wearables apre la strada al prossimo capitolo di questo filone del progresso tecnologico: l’umanità aumentata. Trovandoci nella piena maturità della seconda generazione dei wearables, c’è da chiedersi se alcune nostre capacità non siano già state aumentate: in che modo un esoscheletro, degli occhiali a realtà aumentata o un biosensore che analizza dati metabolici in tempo reale possono – o non possono – contribuire ad aumentare le capacità della persona che li indossa?
Esiste una linea di confine che divide l’aumento delle capacità fisiche dal potenziamento delle capacità cognitive, oltre la quale entriamo in un campo minato di questioni etiche, sociologiche e culturali. Siamo di fronte ad un argomento affascinante e sensibile allo stesso tempo, da trattare con cautela ed avendo ben chiaro il contesto presente, che delineeremo insieme a tre imprese coinvolte nello sviluppo di prodotti wearable: Comau, EON Reality e Biometrica.
Al dibattito parteciperanno l’Ing. Arturo Baroncelli (Business Development Manager @ Comau), Matteo Beccatelli (Fondatore, CTO @ Biometrica), Nicola Bersanetti (Business Development Specialist @ EON Reality), Anna Vianelli (Ricercatrice @ Mister Smart Innovation) e Chiara Visentin (Doctoral Student in Sociologia @ Cornell University). La moderazione sarà sempre a cura di Leonardo Franceschini, Responsabile Comunicazione Mister Smart Innovation e Tecnopolo Bologna CNR.