“Digit-Challenge – Sfida accademica per idee di business”: Giovanni Anceschi inaugura la giornata finale
La scorsa settimana si è concluso il percorso “Digit-Challenge – Sfida accademica per idee di business” al quale hanno partecipato circa 150 studenti del corso in “Gestione dei progetti e dell’innovazione” – Laurea Magistrale “Ingegneria Gestionale” – Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria – “DISMI” dell’Università di Modena e Reggio Emilia.
Venti team hanno presentato le proprie idee alla startup Simposyum che ha lanciato la challenge il 19 novembre: “A partire dalla vision – mission, dagli obiettivi e dalle sfide della startup, formulare delle proposte di innovazione in grado di supportare la crescita ed i risultati dell’azienda”.
Gli studenti, seguiti da inizio percorso dai mentor di ART-ER – AREA S3 Reggio Emilia e dal Prof. Michele Liberati, docente del Corso, hanno lavorato nel corso delle settimane allo sviluppo di idee innovative da proporre al co-fondatore di Simposyum Luca Bertozzi.
Giovedì 17 dicembre, prima delle presentazioni finali dei team, il Presidente di ART-ER Giovanni Anceschi ha aperto i lavori congratulandosi con i partecipanti e sottolineando che è stata una challenge di valore che ha permesso di integrare elementi diversi che hanno arricchito il percorso degli studenti.
Per i partecipanti è stato infatti molto importante ricevere feedback dalla startup Simposyum e dai mentor di ART-ER comprendendo più da vicino le dinamiche dell’innovazione ed i fabbisogni imprenditoriali. Anceschi ha evidenziato che anche per la startup Simposyum è stata un’ottima occasione di confronto, in una fase di sviluppo del business, per accettare critiche e per mettersi in gioco e farsi “osservare dall’esterno”: aspetto, quest’ultimo, mai scontato per un’impresa.
Un percorso così strutturato aiuta ad avvicinare il mondo della ricerca a quello dell’impresa ed è un modalità che dà l’opportunità di conoscere più da vicino le esigenze e difficoltà che le imprese incontrano. Pertanto, come ha sottolineato Anceschi “l’iniziativa è utile non solo da un punto di vista formativo ma anche al fine di affrontare un mondo complesso come quello di oggi”. Per gli studenti è stata un’ottima opportunità partire da un brainstorming creativo di confronto per arrivare ad una fase concreta di sviluppo di idee e stimoli interessanti per la sfida proposta dalla startup.
In fase di apertura dei lavori il presidente di ART-ER ha affrontato anche il tema dei rapporti università-impresa, delle competenze e delle nuove prospettive di collaborazione. Da questo punto di vista è stato rimarcato il ruolo delle università come “uno dei perni fondamentali per generare innovazione sostenibile nel tempo” e dell’importanza per le imprese nell’accesso alle competenze generate dal mondo accademico a partire da tutti quei talenti che con entusiasmo guardano a ciò che succede al di fuori del contesto regionale, stimolati da tutti i percorsi internazionali universitari. In quest’ottica, le possibilità offerte dal web sperimentate soprattutto in questi mesi, hanno aperto grandi prospettive per collaborare anche a livello internazionale.
Un passaggio importante, durante il discorso introduttivo, è stato fatto ponendo l’accento sulle prospettive inerenti il rapporto tra mondo e possibilità del digitale e valore delle relazioni “reali” da preservare. E’ probabile che da questo punto di vista la strada sia l’ibridazione di modelli relazionali tradizionali con modelli “digitali”: la digitalizzazione e l“ibridazione” di molte relazioni, anche per le stesse università, giocheranno sempre più un ruolo di primo piano.
Dopo quest’introduzione e confronto, i 20 team di studenti hanno presentato le proprie idee alla startup, al professore del Corso e ai mentor di AREA S3 e sono stati valutati in base ai criteri di innovatività, fattibilità e chiarezza. I primi tre finalisti sono stati rispettivamente:
- al 1° posto il “Team “404”” con il progetto Air-Posium che si colloca all’interno del contesto aeroportuale nazionale e internazionale
- al 2° posto il team “Green Minds” che propone un progetto di collaborazione tra Simposyum e le aziende medio/grandi del territorio, all’interno delle quali verranno svolti simposi.
- al 3° posto il team “Sparti” con il progetto Sharing Culture che favorisce attraverso Simposyum lo scambio culturale tra più categorie di utent, rendenso la cultura di facile accesso.
Tutti gli studenti partecipanti hanno apportato, attraverso le proprie proposte, valore e spunti interessanti al co-fondatore della startup Simposyum, che si è dimostrata molto entusiasta dell’iniziativa.