UE: nasce la nuova agenda fiscale per le aziende
Il 18 maggio 2021 la Commissione europea ha adottato una comunicazione sulla tassazione delle imprese al fine di promuovere un sistema fiscale efficiente ed equo nell’Unione europea.
La comunicazione delinea una visione sia a breve che a lungo termine per sostenere la ripresa dell’Europa dalla pandemia di Covid-19 e per garantire entrate pubbliche adeguate nei prossimi anni. Mira a creare, inoltre, un contesto imprenditoriale equo e stabile, in grado di potenziare una crescita sostenibile che sia fonte di occupazione nell’UE.
Entro il 2023 la Commissione presenterà un nuovo quadro di riferimento per la tassazione delle imprese nell’UE che ridurrà gli oneri amministrativi, eliminerà gli ostacoli fiscali e creerà un contesto più favorevole alle imprese nel mercato unico.
Il quadro di riferimento “Business in Europe: Framework for Income Taxation” (Imprese in Europa: quadro per l’imposizione dei redditi, denominato anche “BEFIT”) costituirà un codice unico della tassazione delle imprese per l’UE consentendo una più equa allocazione dei diritti di imposizione fra Stati membri.
In secondo luogo la comunicazione definisce un’agenda fiscale pratica per i prossimi due anni, con misure intese a promuovere gli investimenti produttivi e l’imprenditorialità, a tutelare meglio le entrate nazionali e a sostenere le transizioni verde e digitale.
Questo si basa sulla tabella di marcia stabilita nel piano d’azione in materia fiscale, presentato dalla Commissione l’estate scorsa.
Tra le misure si prevede di garantire una maggiore trasparenza pubblica proponendo che alcune imprese di grandi dimensioni attive nell’UE pubblichino le loro aliquote fiscali effettive. Il ricorso abusivo alle società di comodo sarà contrastato anche con nuove misure anti-elusione. Inoltre, è previsto un sostegno per la ripresa riassorbendo la distorsione a favore del debito nella vigente imposizione delle società, che tratta in modo più favorevole il finanziamento delle imprese tramite debito rispetto al finanziamento tramite capitale. La proposta mirerà a incoraggiare le imprese a finanziare le attività mediante capitale proprio anziché mediante l’emissione di debito.