ART-ER: APPROVATO IL BILANCIO D’ESERCIZIO 2020
L’Assemblea dei Soci di ART-ER Soc. Cons. p.a. ha approvato il Bilancio relativo all’esercizio 2020 che registra un utile netto pari ad € 45.140, con un valore della produzione di € 20.280.433.
Nonostante l’impatto causato dalla pandemia COVID sulle attività anche l’esercizio 2020 conferma il trend positivo ottenuto nel 2019 dalla nuova Società e negli anni precedenti dalle società ASTER ed ERVET, da cui è nata.
Il risultato è fortemente influenzato dalla congiuntura generale: la pandemia ha provocato il blocco delle attività in presenza anche a livello internazionale determinando la riorganizzazione delle attività. Il 2020 è stato, inoltre, l’anno di passaggio dalla programmazione dei Fondi Europei 2014 2020 alla progettazione 2021 – 2027 di Horizon Europe.
Malgrado il ri-orientamento della attività seminariali da in presenza ad on- line sono stati realizzati 260 eventi.
Nella fase di emergenza Covid le attività di ART-ER sono state indirizzate alla riconversione industriale per la costruzione di materiali e presidi necessari al sistema sanitario e alla ricerca di forniture internazionali di materiale sanitario e DPI e alla definizione delle linee guida per il settore delle costruzioni. ART-ER ha sostenuto l’ecosistema per favorire lo sviluppo di azioni innovative di contrasto alla pandemia.
Si tratta del primo Bilancio d’esercizio post fusione che registra i primi effetti sinergici nonché i primi risultati derivanti dalla razionalizzazione delle voci di costo.
L’assessore allo sviluppo economico della Regione Emilia-Romagna Vincenzo Colla, commentando i dati anche nella prospettiva di rilancio dopo l’uscita dalla pandemia ha confermato il ruolo di ART-ER a supporto del sistema della ricerca, dell’innovazione (imprese e startup) e della formazione.
“ART-ER – ha dichiarato Colla – è il nostro asset fondamentale nel gestire le decisioni assunte dall’esecutivo che ci permette di avere le relazioni e anche di qualificarle. Questa regione ha una forza che è la qualità delle relazioni, indispensabile perché ci permette di stare a certi livelli in Europa e nel mondo, ed attrarre anche investimenti. Dovremo gestire la sfida di questa ibridazione che sarà molto veloce in tutti i settori produttivi”
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