Gli Assessori regionali Salomoni e Colla in visita alla Rete dei Tecnopoli per valorizzarne il ruolo strategico
Proseguono in queste settimane le visite degli Assessori regionali Paola Salomoni (Assessore alla Scuola, Università, Ricerca, Agenda digitale) e Vincenzo Colla (Assessore allo Sviluppo economico e Green economy, Lavoro, Formazione) alla Rete dei Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. Il tour, che tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022 toccherà tutti i 10 Tecnopoli della Rete regionale, ha l’obiettivo di valorizzare il ruolo strategico della Rete stessa, sostenuta attraverso Fondi europei, e di rilanciare i temi della ricerca applicata a favore delle imprese e delle Istituzioni di ogni territorio, valorizzando i saperi e le competenze che contraddistinguono ciascun singolo Tecnopolo.
I Tecnopoli sono al centro di questa fase di rilancio economico: un rilancio che vedrà un quadro profondamente mutato rispetto alla situazione pre Covid, e che avrà le proprie coordinate negli obiettivi della transizione ecologica e dell’innovazione digitale.
Aspetti rimarcati anche dall’Assessore Paola Salomoni: “La collaborazione tra le infrastrutture tecnologiche e il sistema dell’alta formazione è una grande opportunità per il futuro della regione. Porre al centro i saperi e le competenze è fondamentale per le sfide che ci attendono, un obiettivo che potremo raggiungere grazie alle sinergie tra la Rete dei Tecnopoli e il mondo accademico, tese a rafforzare l’ecosistema della ricerca e dell’innovazione”.
Ha aggiunto l’Assessore Vincenzo Colla: “La Rete dei Tecnopoli dell’Emilia-Romagna è uno strumento fondamentale per assicurare il dialogo costante tra mondo della ricerca e dell’impresa e per garantire il trasferimento dell’innovazione tecnologica a tutte le filiere produttive”.
Oltre alle visite ai laboratori ospitati all’interno di ciascun Tecnopolo, gli assessori incontrano nell’ambito delle loro visite aziende e startup che hanno collaborato con la Rete.
Il Tecnopolo di Rimini: punto di riferimento per l’industria dei materiali, della moda e del packaging
La visita al Tecnopolo di Rimini ha visto la presentazione dei principali ambiti tematici di trasferimento tecnologico per le imprese, in particolare per azioni sull’economia circolare (nutraceutica da scarti agrifood), transizione ecologica (packaging bio-compostabile), laboratorio 3D settore moda, tematiche legate al “blue growth”.
Il Tecnopolo ospita tre Centri Interdipartimentali di Ricerca Industriale dell’Università di Bologna (CIRI) accreditati presso la Rete Alta Tecnologia dell’Emilia-Romagna.
Afferma Lorenzo Succi, Direttore di Uni.Rimini: “Attraverso la vicinanza e il supporto delle Istituzioni, i Tecnopoli aiutano l’innovazione e la ricerca delle piccole e medie imprese che spesso hanno bisogno di finanziamenti pubblici per crescere. La visita degli Assessori ha dato visibilità mediatica al tecnopolo sul territorio riminese. Sono state fornite indicazioni chiare in merito alla volontà dell’Amministrazione regionale di voler investire sull’innovazione a favore delle imprese e delle istituzioni locali”.
Tra le progettualità ed esperienze di cui si è parlato nel corso dell’incontro, particolare interesse hanno suscitato due progetti realizzati con le aziende Fruttagel, Valpharma e Romagna Acque. “La ricerca aiuta lo sviluppo delle aziende – prosegue Succi – e favorisce nuovi investimenti sulla base di conoscenze scientifiche. I due progetti illustrati sono improntati per gli aspetti dell’economia circolare e la sostenibilità ambientale. Il segnale giunto dagli Assessori, in merito alla volontà di investire su queste tematiche, è per noi motivo di supporto nella prosecuzione di azioni verso questo obiettivo. Di grande interesse per il tecnopolo di Rimini è la creazione di un nuovo Clust-ER sul turismo e lo sviluppo delle tematiche legate all’industria culturale creativa”.
A Forlì – Cesena il Tecnopolo sostiene le eccellenze produttive di un territorio vivace, dall’agroalimentare all’aerospaziale
Il territorio di Forlì – Cesena vede importanti realtà aziendali che operano nei settori dell’agroalimentare, nell’innovazione dei servizi e sociale, nell’aerospazio (grazie anche alla presenza dell’Accademia dell’ENAV) e nel Wellness.
Il Tecnopolo mette a disposizione delle imprese competenze e attrezzature per lo sviluppo di progetti di innovazione negli ambiti dell’intelligenza artificiale e Big data, del recupero di scarti e sottoprodotti, della qualità del packaging alimentare e della sostenibilità dei prodotti agroalimentari, della fluidodinamica, soluzioni di monitoraggio satellitare e utilizzo di droni per analisi avanzate del terreno.
Nel territorio sono presenti 7 Laboratori della Rete Alta Tecnologia ER, 3 dei quali sono ospitati nelle sedi del Tecnopolo. Tra questi, il laboratorio internazionale CICLoPE, presso le Gallerie Caproni di Predappio, in cui si svolgono esperimenti sugli effetti della turbolenza e la sede di Meldola (Rocca delle Caminate), dedicata ai percorsi di accompagnamento delle imprese e incubazione di startup.
Nel corso dell’evento i referenti dei CIRI di Forlì-Cesena hanno presentato le proprie attività: Paolo Tortora (CIRI Aerospace) ha posto l’attenzione sulla nuova frontiera della Mobilità Aerea Metropolitana quale soluzione per la congestione del traffico con criteri di alta sostenibilità ambientale e sugli ambiti connessi a questo percorso (velivoli, integrazioni con il traffico aereo civile, gestione del traffico aereo, sistemi di autonomia ecc..).
Pietro Rocculi ha presentato il CIRI Agrifood con alcuni riferimenti ad attività di ricerca attive, quali progetti di agricoltura di precisione per la sostenibilità, valorizzazione di scarti della produzione ittica, attività di studio di packaging flessibili e bionaturali e tutto il comparto della genomica.
Luca Foschini (CIRI ITC) ha posto l’attenzione su due progetti: il primo, denominato Servizi Big Data in e Out per l’industria 4.0, finalizzato a rendere intelligenti gli ambiti aziendali, tramite l’interconnessione e l’integrazione dei dati nell’azienda e creando flussi di ulteriori dati per collegare l’impresa stessa con l’esterno; il secondo (COVID SWAPS) riguarda una piattaforma web automatizzata per facilitare la gestione e il monitoraggio degli OS COVIS, al fine di ridurre tempi di attesa, la possibilità di errori umani e strutturare la gestione dei dati secondo criteri di sicurezza informatica.
Tecnopolo di Bologna – CNR, casa delle nanotecnologie e del monitoraggio ambientale
Il Tecnopolo CNR di Bologna è un punto di riferimento nel campo delle micro e nanotecnologie, scienza dei materiali e del monitoraggio ambientale.
Ospita due laboratori di ricerca industriale della Rete Alta Tecnologia: Mist E-R e Proambiente. Si tratta di laboratori dotati di competenze, strumentazioni e risorse in diversi ambiti avanzati. Mist E-R ad esempio segue progetti su sensori per l’industria, illuminotecnica, machine learning, computer vision, additive manufacturing – stampa 3D, nanotecnologie per biosensori, cosmetica e dermocosmetica, materiali innovativi.
Proambiente invece segue lo sviluppo di strumenti e sensori, remote sensing, monitoraggio degli ambienti acquatici, survey geofisici, monitoraggio atmosferico, sistemi per l’agricoltura, supporto al settore agri-food, trattamento acque.
Afferma Valeria Pignedoli, General manager di Tecnopolo Bologna CNR: “Nel territorio di Bologna assistiamo alla presenza di una delle più importanti e numerose concentrazioni di strutture di ricerca e di ricercatori del CNR a livello nazionale, la più importante istituzione scientifica del Paese che affronta in modo multidisciplinare i temi cruciali della sostenibilità, della transizione energetica, dell’impatto sull’ambiente delle attività umane offrendo conoscenze e tecnologie per la sua mitigazione. La visita degli Assessori ha messo in luce l’esperienza di connessione con il territorio e la capacità di sviluppare progetti a beneficio del mondo economico e della comunità locale. Il CNR di Bologna è un vero e proprio attore per il progresso e il benessere socio-economico delle comunità in cui opera. La presenza dei due consorzi, MISTER e Proambiente, garantisce concretezza ed efficacia nell’attività di innovazione e trasferimento tecnologico per lo sviluppo del tessuto imprenditoriale”.