La Rete dei Tecnopoli e il legame con il settore agroalimentare: progetti di innovazione per il comparto dell’eccellenza italiana.
L’edizione 2022 di Macfrut, dal 4 al 6 maggio presso il Rimini Expo Centre e il Cibus di Parma dal 3 al 6 maggio, sono stati due grandi occasioni di aggiornamento sull’innovazione tecnologica nel settore agroalimentare.
Tale settore e, più in generale, la filiera agroalimentare dell’Emilia-Romagna, in questi anni ha rafforzato il proprio ruolo di cluster di eccellenza internazionale, capace di conciliare tradizione e innovazione. Esistono in regione 44 prodotti certificati DOP (Denominazione di Origine Protetta) e IGP (Indicazione Geografica Protetta), ossia il numero più alto a livello europeo, compresi prodotti conosciuti e apprezzati a livello mondiale.
L’importanza dell’innovazione in questo comparto è ulteriormente amplificata dalla sua connessione sempre più stretta con tematiche quali salute e ambiente: ciò apre infiniti percorsi di ricerca e sviluppo tecnologico negli ambiti della sicurezza e tracciabilità, della sostenibilità dei processi, della conservazione, delle qualità organolettiche e salutistiche, della naturalità e funzionalità dei cibi.
La Rete dei Tecnopoli della Regione è parte attiva di questo processo, contribuendo a realizzare importanti progetti innovativi per l’industria agroalimentare.
A CIBUS 2022 il Tecnopolo di Parma ha presentato Taste Our Science
L’edizione 2022 di CIBUS di Parma , ha visto la presenza di più di tremila aziende italiane dell’agroalimentare e duemila buyer esteri, a testimonianza dell’immutata attrattività del made in Italy a livello mondiale.
In questa occasione, e attraverso Taste Our Science, l’Università e il Tecnopolo di Parma hanno valorizzato e promosso le attività di ricerca, didattica e terza missione in ambito agrifood e sostenibilità alimentare.
Nello stand dedicato erano presenti 16 gruppi di ricerca, a disposizione per svolgere incontri one-to-one incentrati su numerosi ambiti scientifici e progetti di innovazione. Si è parlato di economia circolare, sostenibilità ambientale e delle produzioni, tecnologie alimentari, packaging alimentari innovativi, design sostenibili, digitalizzazione dei processi produttivi, valorizzazione economica delle filiere IGP e DOP, microbiologia ed efficientamento della filiera lattiero-casearia.
Il programma Taste Our Science è stato definito con il prof. Erasmo Neviani, coordinatore della commissione Food Project dell’Università di Parma ed è operativamente realizzato dal Tecnopolo di Parma e dalla U.O. Valorizzazione della Ricerca e Promozione dell’Innovazione dell’Università.
Il Tecnopolo di Reggio Emilia punta sugli insetti per la valorizzazione degli scarti alimentari e il contrasto alle specie dannose
Il Tecnopolo di Reggio Emilia, nella sua attività costante di connessione tra mondo produttivo e mondo della ricerca presenta un’importante vocazione anche all’agroalimentare, in particolare con riferimento ad aspetti biologici e alla produzione animale come dimostra l’attività di promozione dei risultati della ricerca, svolta dai suoi laboratori, sugli insetti.
FLIES4VALUES è il progetto sviluppato da BIOGEST SITEIA, uno dei laboratori della Rete Alta Tecnologia ospitati nell’hub reggiano, e presentato nell’ambito di un incontro promosso dallo stesso BIOGEST-SITEIA (Unimore), Siteia Parma (UniPr), CIRI AGRO (UniBo), CRPV Lab e Pro Ambiente-CNR IBE.
Lo studio si fonda sulla mosca soldato, insetto in grado di convertire gli scarti alimentari in mangime o altre sostanze utili per la filiera. La ricerca ha, infatti, l’obiettivo di offrire un sistema economico, efficiente, competitivo e a basso impatto per valorizzare scarti di industrie agroalimentari regionali.
Il progetto, cofinanziato dal POR FESR Emilia-Romagna e dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, ha anche individuato il valore degli investimenti necessari a rendere la tecnologia accessibile a tutte le aziende del territorio e favorire l’industrializzazione del processo, ottenendo grandi quantità di larve stabilizzate pronte per poter essere utilizzate in ambito feed/food.
L’utilità degli insetti è al centro anche dello studio Haly.Bio, finanziato dal PSR Emilia-Romagna e portato avanti sempre da Biogest-Siteia dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Il progetto individua nella vespa samurai un’ottima alleata per contrastare la diffusione della cimice asiatica, specie che causa gravi danni alle produzioni ortofrutticole. Infatti, la Trissolcus Japonicus (nome scientifico della vespa samurai) rappresenta un naturale “parassitoide” per la cimice asiatica, poiché si ciba delle uova prodotte da quest’ultima.
I risultati della ricerca, curata da Lara Maistrello del Dipartimento di Scienze della Vita di UNIMORE, sono incoraggianti e sono stati presentati al Macfrut 2022 di Rimini.
L’innovazione al servizio dell’eccellenza: la Rete dei Tecnopoli protagonista nel settore food
La ricerca tecnologica è fondamentale per un comparto che rappresenta l’eccellenza italiana nel mondo e che deve mantenere standard di qualità, di sostenibilità e di efficienza altissimi: quelli sopra riportati sono solo alcuni casi di come i Tecnopoli abbiano un ruolo determinante, in qualità di hub di innovazione, nello sviluppo e nella promozione di progetti per il settore agroalimentare, progetti che saranno ulteriormente sviluppati anche alla luce della rilevanza che questo comparto ha nella Strategia di Specializzazione Intelligente S3 regionale, ovvero il documento strategico fondamentale a cui tenderà anche l’azione della Rete dei Tecnopoli nei prossimi 7 anni.