Edizione estiva degli scenari previsionali dell’economia regionale
Le stime dell’edizione estiva degli scenari di Prometeia rivedono al rialzo la previsione di crescita dell’economia regionale per il 2022 e un ribasso la dinamica del 2023. Il miglioramento delle prospettive di crescita per l’anno in corso, nonostante il deterioramento del quadro economico generale, è legata innanzitutto alla dinamica migliore del previsto osservata nell’economia italiana nella prima parte dell’anno.
L’economia emiliano-romagnola si conferma tra le più dinamiche a livello nazionale. Il PIL reale dell’Emilia-Romagna dovrebbe crescere attorno al 3,2% nel 2022 (alcuni punti decimali in più rispetto a quanto stimato ad aprile), collocando la regione nel gruppo di testa delle regioni italiane (subito dopo Veneto e Lombardia), riuscendo a riportare l’economia regionale al di sopra del dato 2019.
La dinamica dovrebbe invece rallentare nel 2023, quando si stima una crescita del 2,0%, a causa dell’effetto ritardato del caro energia sulle imprese e dell’inflazione sulle famiglie.
Tra le componenti della produzione, nel 2022 la spinta sarà garantita in particolare dagli investimenti fissi, che cresceranno in termini reali del 10,3% e dalle esportazioni, per le quali si stima un aumento attorno al 7,1% (sempre a valori reali).
Positiva la dinamica anche dei consumi delle famiglie (+2,9% in termini reali), che nonostante la perdita di potere di acquisto causata dall’aumento dell’inflazione (la cui stima viene rivista al rialzo, dal 5% di aprile al 6,5% di luglio), sarà garantita dai risparmi accumulati nella fase pandemica più acuta.
L’andamento dei redditi disponibili delle famiglie, misurati a valori reali, si conferma negativo, con un calo attorno allo 0,8% nel 2022, ed una inversione del segno nel 2023 (+1,3%).
I nuovi scenari rivedono al rialzo le stime di crescita dei flussi commerciali con l’estero. Le esportazioni dovrebbero crescere, a valori reali, attorno al 7,1% nel 2022 e al 3,2% nel 2023, mentre le importazioni cresceranno dell’11,2% nel 2022 e del 2,8% nel 2023 (sempre a valori reali).
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