Cultura e creatività nostrane: dati, informazioni, buone pratiche per esplorare questo settore
Nel corso del 2021, la Regione Emilia-Romagna ha aderito al progetto “Cultural and Creative Sectors and Local Development” promosso dall’OCSE in collaborazione con la Commissione Europea per portare avanti un’indagine quali-quantitativa inerente il settore delle industrie culturali e creative in diversi territori europei.
Molteplici gli obiettivi. In primo luogo, il report permette di continuare ad approfondire un ambito che presenta caratteristiche atipiche ma che risulta essere sempre più rilevante per numerose economie regionali, non solo in termini di impatto economico e sociale ma anche per la creatività e l’innovazione che è capace di iniettare in altri settori più tradizionali.
Non solo, riuscire a fornire dati e raccontare casi studio che funzionano può aiutare i decisori nell’elaborazione di politiche e strategie sempre più mirate, volte alla crescita di professionisti e organizzazioni che operano in questo campo.
Il report, grazie alle informazioni che dettaglia, ha permesso di redigere e includere raccomandazioni per le regioni che hanno aderito, con l’obiettivo di sostenere misure efficienti per il consolidamento delle ICC.
Un documento che diviene, di fatto, un possibile strumento che può aiutare ad indirizzare i prossimi passi, di fondamentale importanza in questo momento viste le risorse che derivano dal PNRR e la nuova programmazione europea 2021-2027.
Ma quali sono queste raccomandazioni?
Ecco una selezione di alcuni suggerimenti raccolti dalle quattro sezioni che compongono il report:
- occupazione,
- partecipazione culturale,
- musei e sviluppo locale,
- finanziamenti pubblico-privati
Tutte le raccomandazioni, dati, informazioni e buone pratiche sono racchiuse nel report pubblicato sul Osservatorio Cultura e Creatività della Regione Emilia-Romagna.