Scenari previsionali sull’economia dell’Emilia-Romagna – Edizione ottobre 2022
Sulla base della nuova edizione degli scenari previsionali dell’Emilia-Romagna, elaborata da Prometeia in collaborazione con ART-ER, si ricava un ulteriore peggioramento dello scenario internazionale, tale da determinare una generalizzata revisione al ribasso delle stime di crescita per il 2023, aprendo la strada a possibili scenari recessivi in diversi Paesi.
La prosecuzione del conflitto in Ucraina continua ad alimentare la crisi energetica che sta colpendo l’Europa, dove il prezzo dell’energia ha portato l’inflazione europea al di sopra del livello statunitense. Come conseguenza, nei mesi scorsi le politiche monetarie sia da parte della FED (USA), sia da parte della BCE (Area Euro) hanno prodotto un aumento rapido e consistente dei tassi di interesse. In questo quadro generale di contesto il PIL reale dell’Emilia-Romagna è stimato al +3,6% nel 2022 (dal +3,2% stimato a luglio), collocando la regione nel gruppo di testa delle regioni italiane (insieme a Veneto e Lombardia) e riuscendo a riportare l’economia regionale nel 2022 al livello del 2019 (considerato come livello pre-covid). La crescita è prevista in netto rallentamento nel 2023 (+0,2%, dal +2,0% di luglio), a causa dell’effetto ritardato del caro energia sulle imprese e dell’inflazione sulle famiglie.
Tra le componenti della produzione, nel 2022 la spinta sarà garantita in particolare dagli investimenti fissi, che cresceranno in termini reali del 9,8% (dal +10,3% di luglio) e dalla spesa delle famiglie in crescita del 5,5% (la componente che ha subito la revisione al rialzo più consistente dal +2,9% stimato a luglio), che nonostante la perdita di potere di acquisto causata dall’aumento dell’inflazione (prevista al +6,3% su base annua), sarà supportata anche dai risparmi accumulati nella fase pandemica più acuta.
L’andamento dei redditi disponibili delle famiglie, misurati a valori reali, risulta stazionario nel 2022 (+0,2% in miglioramento dal -0,8% previsto a luglio), per poi andare in territorio negativo nel 2023 (-0,6%).
Le nuove previsioni ridimensionano le stime di crescita delle esportazioni per il 2022 (+5,4% dal +7,1% di luglio), previste in ulteriore rallentamento nel 2023 (+2,3%).
Le importazioni sono stimate in crescita del +11,0% nel 2022 (+11,2% a luglio), per poi rallentare significativamente nel corso del 2023 (+1,8%).
Per approfondire