Il supercalcolo come strumento per gestire il territorio
Il 26 gennaio, la piattaforma Highlander e i suoi casi studio sono stati presentati a Bologna nella Sala Biagi della Biblioteca Sala Borsa durante l’evento finale del progetto.
L’iniziativa ha visto la partecipazione di un vasto pubblico composto da studiosi, ricercatori, partner e anche alcune classi di studenti dell’Istituto tecnico agrario Serpieri di Bologna.
I dati e le dashboard elaborati nel progetto e messi a disposizione sul portale, hanno permesso, fra le altre cose, di indagare le fragilità dei territori e delle coltivazioni o di mettere a punto modelli previsionali a più lungo termine per potenziare la capacità di affrontare i cambiamenti climatici.
Esempi concreti di utilizzo dei dati e modelli che aiutano ad affrontare la sfida più importante che abbiamo di fronte: il cambiamento climatico.
Highlander ha permesso, infatti, l’elaborazione di modelli e proiezioni per indagare, ad esempio, l’idoneità di alcuni territori a proseguire coltivazioni specifiche come quelle vitivinicole in alcune zone del Piemonte o per analizzare l’indice di benessere di allevamenti di particolari razze bovine in Friuli Venezia Giulia o ancora per la tutela del patrimonio e la prevenzione degli incendi in aree boschive e per calcolare la distribuzione dell’erosività della pioggia di alcuni fiumi (il Tevere è uno di quelli analizzati).
Oltre ai partner di Highlander sono intervenuti i rappresentanti di importanti istituzioni che lavorano sul clima come l’ECMWF, presente al Tecnopolo Manifattura di Bologna e il CMCC, Il Centro Euro-Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici, oltre a personalità di rilievo e studiosi come Riccardo Valentini, dell’Università della Tuscia, nonché membro dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) l’organismo internazionale che nel 2007 ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace per aver dato un contributo decisivo alla diffusione della conoscenza sui Cambiamenti Climatici.
Highlander è un progetto co-finanziato dal Programma Connecting European Facility e coordinato da CINECA con la partecipazione di: ARPAE, ARPA Piemonte, ART-ER, CIA Piemonte, Centro euro-mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC), Deda Next, ECMWF (European Centre for Medium-Range Weather Forecasts), Fondazione Edmund Mach e Università della Tuscia-Dipartimento per la Innovazione nei Sistemi Biologici, Agroalimentari e Forestali.
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