Commercio estero dell’Emilia-Romagna nei primi sei mesi del 2022
I dati analizzati da ART-ER sui flussi commerciali con l’estero evidenzia una dinamica positiva per il sistema emiliano-romagnolo. Nei primi sei mesi del 2022, le imprese dell’Emilia-Romagna hanno esportato verso l’estero 42,3 miliardi di euro, a valori correnti, pari al 13,8% delle esportazioni nazionali, che colloca la regione al secondo posto (dopo Lombardia).
Nello stesso periodo, le importazioni dall’estero (al netto della componente energia) sono state pari a 27,8 miliardi di euro pari all’8,4% del totale italiano, che colloca la regione al terzo posto (dopo Lombardia e Veneto).
Rispetto al primo semestre 2021, le esportazioni regionali sono cresciute di circa 7 miliardi di euro, mentre le importazioni di 6,6 miliardi di euro. In questa dinamica ha influito l’aumento dei prezzi, sia alla produzione che al consumo, che hanno iniziato a crescere a partire dalla seconda metà del 2021. Nella media del primo semestre 2021 l’indice nazionale dei prezzi alla produzione dell’industria (con esclusione delle costruzioni e del raggruppamento energia) è cresciuto su base annua del 12,6%. I prezzi al consumo per l’intera collettività, invece, hanno fatto segnare una crescita del 6,4%.
In rapporto agli occupati, il sistema regionale emiliano romagnolo ha esportato in media 21.325 euro per occupato, il 60% in più del dato medio nazionale (13.324 euro) e più delle altre regioni.
A livello settoriale, si segnala una dinamica regionale particolarmente positiva delle vendite all’estero di articoli farmaceutici, chimico medicinali e botanici, cresciute del 90,1% rispetto al primo semestre 2021. Crescita superiore a quella media regionale anche per l’export di sostanze e prodotti chimici (30,0%), di prodotti in legno, carta e stampa (+29,4%), di mezzi di trasporto (29,2%), di metalli di base e prodotti in metallo (24,7%).
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