Il commercio estero dell’Emilia-Romagna nel I trimestre 2023
Nel primo trimestre del 2023, l’Emilia-Romagna ha esportato beni e servizi per 21,6 miliardi di euro (a valori correnti), dato in crescita di quasi 1 miliardo rispetto al medesimo periodo dello scorso anno (+4,5%) e superiore di circa ⅓ al periodo pre-pandemico (2019).
L’export realizzato nel trimestre conferma la seconda posizione dell’Emilia-Romagna, con il 13,5% del totale delle vendite estere nazionali (26,1% la Lombardia; 13,2% il Veneto).
La dinamica trimestrale, misurata in valori correnti, pari al +4,5% rispetto al primo trimestre 2022, è stata inferiore al dato nazionale (+9,8%), a quello del Nord Est (+5,1%), ma anche a quello delle principali regioni esportatrici (+8,4% in Lombardia; +9,0% in Veneto). Sulla dinamica del commercio estero continua a pesare l’effetto inflazione che, sebbene sia in corso di stabilizzazione, si mantiene a livelli ampiamente superiori alla media del recente passato. Secondo i dati ISTAT, i prezzi alla produzione dell’industria nei mercati esteri, nella media del primo trimestre 2023, sono risultati ancora in crescita rispetto al medesimo periodo dello scorso anno (+6,9%).
In termini di export pro-capite, nel trimestre di riferimento le Marche diventano prima regione in Italia (con 5.447 euro), in virtù di un incremento record dell’export che raddoppia (+102%) rispetto allo stesso periodo del 2022 . L’Emilia-Romagna si colloca seconda con 4.878 euro di esportazioni per residente. Segue il Veneto (4.345 euro) e la Lombardia (4.189 euro).
L’Emilia-Romagna si conferma prima tra tutte le regioni italiane per consistenza del saldo commerciale pari a 8,7 miliardi di euro, con un distacco significativo rispetto alle altre regioni che presentano un avanzo commerciale (nell’ordine: Veneto con 4,2 miliardi, Toscana, Piemonte e Marche a pari merito con 4,1 miliardi).
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