Prima tappa italiana di Adaptation dedicata all’Emilia-Romagna
14 dicembre 2020 – Ore 10.00
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ADAPTATION, piattaforma che racconta storie di “constructive journalism”, evidenziando le soluzioni trovate dalle comunità per resistere agli eventi meteo-climatici estremi, fa tappa in Italia per la prima volta e parte dall’Emilia-Romagna.
Dopo l’Olanda, il team ha iniziato a viaggiare nelle regioni italiane per raccontare come si stanno adattando al cambiamento climatico. La prima puntata di questo “italian grand tour” sarà dedicata al piano di adattamento regionale, approvato dalla Regione Emilia-Romagna nel 2018.
Tema centrale della narrazione, l’acqua. Il suo ciclo di vita, i suoi usi, la salvaguardia, la valorizzazione, gli investimenti per difendersi dalle esondazioni, l’impatto sulla popolazione.
Protagonisti dello speciale saranno alcuni degli istituti di ricerca e consorzi attivi sul territorio tra cui CNR, ART-ER, Consorzio di Bonifica Renana, Autorità di Bacino di Distretto del Fiume Po, Ecovillaggio Montale, Consorzio di Bonifica della Romagna, gruppo Hera
L’Italia versa in uno stato di crisi idrica strutturale, causata da numerosi e concomitanti fattori: eccessivo water footprint, perdite nelle reti, condizioni climatiche sempre più estreme, spreco della risorsa e mancato o insufficiente riuso.
Secondo recenti studi (confortati da azioni di monitoraggio portate avanti nel tempo, in tutta la penisola) mancherebbero all’appello 23,4 miliardi di metri cubi d’acqua. Vale a dire una quantità pari a quella contenuta nel lago di Como.
Nel 2020 si sta sperimentando la peggiore crisi di siccità mai verificatasi negli ultimi 60 anni. Significa meno acqua da bere, ma anche meno acqua per la nostra agricoltura, che da sola consuma ben il 70% di tutta l’acqua dolce disponibile.
Negli ultimi 20 anni, poi, la siccità ha provocato danni all’agricoltura italiana per oltre 15 miliardi di euro.
Dinanzi ad uno scenario del genere appare evidente che il risparmio d’acqua, la manutenzione e il monitoraggio technology-driven delle reti, la cultura del riuso, la depurazione, il controllo qualità, le buone pratiche di uso (da parte dell’utilizzatore finale), la crescita di una comunità realmente resiliente e ‘adattata’, in tutte le sue componenti (cittadinanza, territorio urbano e naturale, infrastrutture, aziende), rappresentino le condizioni fondamentali e necessarie per la costruzione di un modello di vita sostenibile e rispettoso della ‘risorsa acqua’.
La puntata sarà aperta da una tavola rotonda di alto livello cui prenderà parte, oltre al nostro giornalista Marco Merola, l’AD del Gruppo Hera dott. Stefano Venier, il Prof. Stefano Pareglio, docente di Economia ambientale presso l’Università Cattolica di Milano e Coordinatore Scientifico FACTS/FEEM, dott.ssa Marta Ellena, ricercatrice del CMCC ed esperta di negoziati internazionali sul tema dell’adattamento ai cambiamenti climatici.
A moderare l’incontro sarà il giornalista Emanuele Bompan, direttore della rivista Materia Rinnovabile.