Emilia-Romagna: nel 2021 crescono le spese in ricerca e sviluppo
ISTAT ha appena pubblicato i dati aggiornati al 2021 sulla spesa in ricerca e sviluppo a livello regionale. Rispetto al 2020 in Italia si registra una tendenza generalizzata alla ripresa della spesa in R&S in tutto il territorio nazionale (che ha raggiunto quasi 26 miliardi di euro).
In Emilia-Romagna, nel 2021 la spesa complessiva (pubblica e privata) in R&S è stata pari a 3,5 miliardi di euro correnti, equivalente al 13,5% della spesa nazionale. Questo dato colloca l’Emilia-Romagna al terzo posto tra le regioni italiane, dopo Lombardia (20,0%) e Lazio (15,2%), prima di Piemonte (10,9%) e Veneto (8,0%).
In regione, il 76,7% della spesa in R&S è stata sostenuta dalle imprese (2,7 miliardi di euro), il 17,2% dalle università (607 milioni di euro), il 5,8% dalle istituzioni pubbliche (205 milioni di euro) e la quota restante dello 0,3% dalle istituzioni private non profit (9 milioni di euro).
Dopo la contrazione registrata nel 2020, il bilancio del 2021 risulta positivo. Le migliori performance sono registrate in Abruzzo (+19,7%), Liguria (+11,3%), Puglia (+10,6%) ed Emilia-Romagna (+9,8%). A valori correnti, la crescita della spesa regionale è stata pari a 313 milioni di euro (272 milioni di euro in più da parte delle imprese, 36 milioni di euro da parte delle università, 8 milioni di euro da parte delle Istituzioni pubbliche, mentre si sono contratte di 3 milioni di euro le spese sostenute dalle istituzioni private non profit). Tale dinamica ha consentito di superare i valori di spesa del periodo pre-pandemico (+3,8% nel caso dell’Emilia-Romagna).
In rapporto al PIL, prendendo in considerazione le stime aggiornate da ISTAT, l’incidenza della spesa complessiva in ricerca e sviluppo è pari in regione al 2,15%, in crescita rispetto al 2,08% stimato nel 2019 e al 2,11% stimato nel 2020. Questo valore posiziona l’Emilia-Romagna al primo posto in Italia, prima di Piemonte (2,08%) e del Lazio (2,00%), non distante dal dato medio dell’UE 27 (2,26%).
Cresce l’incidenza della spesa privata delle imprese sul PIL (dall’1,59% del 2020 all’1,65% del 2021), che risulta essere superiore anche al valore medio dell’UE 27 (1,49%), mentre si riduce leggermente quella della spesa pubblica delle università e delle istituzioni pubbliche (dallo 0,53% del 2020 allo 0,50% del 2021), che comunque cresce in valore assoluto.
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