Cittadini e qualità dell’aria: negli ultimi 20 anni ridotte le concentrazioni dei principali inquinanti ma l’aria è percepita in peggioramento
Come percepiscono la qualità dell’aria i cittadini della Pianura Padana? Sono consapevoli che molte azioni per migliorarla dipendono anche dal loro stile di vita? Quanto sono disposti a cambiare le loro abitudini? E soprattutto, come possono le autorità locali convincerli a cambiare il proprio stile di vita?
Queste le domande a cui più di 7.000 cittadini residenti nel Bacino Padano, hanno risposto nella seconda indagine ART-ER/Life PrepAir, condotta da gennaio a marzo 2023, per valutare variazioni rispetto ai risultati rilevati in quella del 2018 – 2019.Rappresentano circa il 38% dei Comuni e il 78% della popolazione totale residente.
I presupposti dell’indagine
Nelle regioni del bacino padano vivono oltre 25 milioni di persone (oltre il 40% della popolazione italiana) e qui si produce più del 50% del PIL italiano.
La particolare conformazione orografica di quest’area fa sì che ci siano criticità per la qualità dell’aria in relazione a polveri sottili, ossidi di azoto e ozono, inquinanti legati al riscaldamento domestico, all’agricoltura intensiva, incluso l’allevamento, al traffico, all’industria e alla produzione di energia.
I risultati principali
Rispetto ai punti principali dell’indagine, il 66% degli intervistati ritiene che la qualità dell’aria sia peggiorata nel corso degli anni, mentre solo il 10% ritiene che sia migliorata e il 20% pensa che sia rimasta invariata.
Rispetto alla precedente indagine, si conferma quindi la netta percezione di un trend di peggioramento nella qualità atmosferica. È interessante tuttavia notare come, rispetto alla rilevazione del 2018, risultano incrementate sia la percezione di miglioramento (6% nella precedente rilevazione) che quella di peggioramento (63% nella precedente rilevazione).
Una seconda serie di domande riguardava il livello di preoccupazione rispetto all’esposizione e il 52% degli intervistati si dichiara molto preoccupato per gli effetti sulla salute. Il trasporto è, per la maggioranza degli intervistati, la principale causa di inquinamento.
Il questionario ha chiesto ai partecipanti anche il livello di informazione sulla qualità dell’aria nel proprio contesto geografico. Il 27% di loro ritiene di essere “molto bene informato” o “bene informato” , mentre il 29% si considera “poco informato” o “per niente informato”. La maggior parte degli intervistati, ovvero il 43%, rientra quindi nella categoria intermedia di “parzialmente informato”.
Vai al comunicato stampa