Le dinamiche del mercato del lavoro regionale nei primi nove mesi del 2021
La nuova nota congiunturale sulle dinamiche del mercato del lavoro regionale, realizzata da ART-ER e dall’Agenzia regionale per il lavoro, analizza i dati aggiornati a settembre 2021 relativamente alle stime sull’occupazione, la disoccupazione e la popolazione inattiva, i flussi di lavoro dipendente e il ricorso agli ammortizzatori sociali nei primi nove mesi dell’anno.
Tenendo conto della nuova definizione di occupazione statistica, adottata a seguito del Regolamento (UE) 2019/1700, nel terzo trimestre 2021 in Emilia-Romagna ISTAT stima 2,021 milioni di occupati, 93 mila persone in cerca di occupazione e 752,6 mila persone inattive in età lavorativa. Rispetto al III trimestre 2020, l’occupazione regionale è stimata in crescita di 64 mila unità, pari ad un incremento del +3,3%, più di quanto rilevato nel Nord Est (+2,0%) e a livello italiano (+2,2%). Le persone in cerca di occupazione sono in calo, come anche la popolazione inattiva in età lavorativa.
Per quanto riguarda la sola componente di lavoro dipendente, i dati delle comunicazioni obbligatorie del Sistema informativo lavoro Emilia-Romagna (SILER) aggiornati a fine settembre 2021, mostrano nei primi nove mesi dell’anno una crescita complessiva di 29,2 mila posizioni di lavoro. Tale crescita è stata trainata principalmente dal commercio, alberghi e ristoranti e dall’industria in senso stretto. Positiva la dinamica anche per le altre attività di servizi e delle Costruzioni. Più contenuto, infine, il saldo positivo del settore agricolo e della pesca.
Relativamente agli ammortizzatori sociali, infine, con le autorizzazioni di settembre, il bilancio provvisorio sui primi nove mesi dell’anno in Emilia-Romagna è salito a 192,8 milioni di ore autorizzate di cassa integrazione guadagni e di fondi di solidarietà. Sebbene il volume complessivo di ore autorizzate sia risultato finora inferiore al dato 2020, il flusso 2021 di CIG e FIS resta comunque ampiamente superiore al dato 2019 (pre-covid) e anche al 2010, che fino alla pandemia aveva rappresentato il picco della serie storica regionale.
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