Iliana Ivanova a confronto col Parlamento europeo: presente e futuro del programma europeo di ricerca e innovazione
Ieri, 12 settembre, il Parlamento europeo ha votato a stragrande maggioranza a favore di Iliana Ivanova, la Commissaria designata per la ricerca, l’innovazione, la cultura, l’istruzione e la gioventù. Con 600 voti espressi, di cui 522 a favore (51 eurodeputati si sono astenuti e 27 hanno votato contro), Iliana Ivanova è ora ad un passo dalla nomina ufficiale a Commissario europeo.
Grandi sfide attendono la Ivanova e il suo mandato sarà determinante per gli ultimi anni di Horizon Europe. Occorrerà infatti non solo adottare il piano strategico per la seconda metà del programma ma anche avviare su larga scala la definizione del prossimo quadro di ricerca, il 10° PQ.
Rispondendo alle domande degli eurodeputati sulle sue ambizioni per la ricerca, l’innovazione e l’istruzione europee, la Ivanova ha già indicato come priorità principali il mantenimento del bilancio per la R&I, la semplificazione del programma di ricerca Horizon Europe da 95,5 miliardi di euro e l’eliminazione del divario tra est e ovest in materia di innovazione.
La Ivanova è stata nominata alla fine di giugno dopo la partenza del precedente commissario Mariya Gabriel, chiamata a Sofia per contribuire alla formazione di un governo di coalizione nella sua Bulgaria. In precedenza è stata membro della Corte dei conti europea e ha ricoperto il ruolo di europarlamentare, quando era vicepresidente della commissione per il controllo dei bilanci.